Una coincidenza chiamata destino

Povero Massimiliano. Guarda come cerca di combattere il tempo per arrivare in orario. Ma cosa fa? Si sta per mettere la maglia al contrario! Ma povero Massimiliano, non sa che a quel film non ci arriverà mai. Ma lui ci prova. Ora eccolo mentre corre in garage dimenticando la giacca, appoggiata sulla poltrona affianco all’ingresso.Continua a leggere “Una coincidenza chiamata destino”

Un giro in taxi

Altro giro, altra corsa. Due passeggeri entrano e gli altri se non sono andati. Piazza dei Cinquecento come panorama di attese e partenze, di arrivi e ritardi, davanti alla stazione Termini di Roma. Cappuccino al Caffé Trombetta e un cannolo dal bar vicino, con squisitezze siciliane. Poi ho preso il mio taxi e mi sonoContinua a leggere “Un giro in taxi”

L’incrocio delle emozioni

Un crocevia di strade: alcune sembravano delle vere e proprie tangenziali, grandi, asfaltate, imponenti; altre, invece, dei vicoletti stretti, tortuosi, con delle piccole curve e con grandi buche; altre ancora mostravano tra un sanpietrino e l’altro dei simpatici ciuffi d’erba e qualche fiorellino colorato. E questa è la descrizione di un solo lato dell’incrocio: seContinua a leggere “L’incrocio delle emozioni”

Domenica mattina

– Tutto bene?- – Sì, sì, grazie.- – Beh, non sembrerebbe, fammi un po’ vedere. Posso?- Delicatamente poggia il dito indice sulla guancia del ragazzo, e ne raccoglie una lacrima che stava attraversando tutto il lato destro del naso. Poi si guarda l’indice e, prima, con aria innocente, scruta la piccola goccia, poi la mostraContinua a leggere “Domenica mattina”

Super G

Era tutto pulito, tutto ordinato. Le lavagne lavate e asciugate, per poi essere riscritte con il solito: «Buongiorno ragazzi, siate il presente più bello del mondo!» Il thermos caldo sulla cattedra dell’aula professori, il riscaldamento acceso da un’oretta circa, e alcuni giornali, di varie testate, accanto al suo immancabile Hemingway sul suo tavolino sgangherato vicinoContinua a leggere “Super G”

Questione di cinque minuti

6 del mattino. Lucia mette la chiave nella toppa della porta d’ingresso. Trattiene il fiato, credendo che in questo modo riuscirà a fare meno rumore. Dà la prima mandata. Luca, suo figlio, dorme profondamente nella sua camera da letto, vicino al corridoio che conduce alla cucina. Paolo, scapolo sessantenne che vive al piano di sopra,Continua a leggere “Questione di cinque minuti”

La bellezza è ovunque

Per iniziare questa storia, occorre innanzitutto che vi presenti Jean. Figlio di un insegnante di scienze e di una fisica, amava l’arte. Adorava l’arte. Quando poteva, prendeva l’autobus, attraversava l’intera città, viveva infatti in piena periferia, e arrivava in centro, nel cuore della bellezza. Ogni volta visitava un nuovo museo e poi, che la giornataContinua a leggere “La bellezza è ovunque”

Il primo giorno di scuola

La prima lezione. “Buongiorno ragazzi, benvenuti al corso di letteratura italiana. Non esiste modo migliore per presentarsi, che ponendo una domanda. Che cos’è la letteratura? Ecco un impavido volontario! Prego, il suo nome è?” “Non esiste modo migliore di presentarsi che rispondendo ad una domanda. La letteratura non serve a un cazzo.” Brusio generale. ChiContinua a leggere “Il primo giorno di scuola”